Unesco dal 2002
E' proprio il caso di dire che l'unione fa la forza. Ragusa, insieme alla ecittà di Noto e Caltagirone è stata riconosciuta meritevole di un'area di tutela coincidente al suo intero centro storico anche se, convenzionalmente sono stati individuati 18 capolavori architettonici da inserire nel Piano di Gestione.
I criteri adottati dall’Unesco per l’iscrizione del Val di Noto nel Patrimonio dell’Umanità:
- Criterio i: Questo gruppo di città del sud-est della Sicilia fornisce una notevole testimonianza del genio esuberante dell’arte e dell’architettura del tardo Barocco.
- Criterio ii: Le città del Val di Noto rappresentano l’apice e la fioritura finale dell’arte Barocca in Europa.
- Criterio iv: L’eccezionale qualità dell’arte e dell’architettura del tardo Barocco del Val di Noto la posizionano in una omogeneità geografica e cronologica, così come la sua ricchezza è il risultato del terremoto, in questa zona, del 1693.
- Criterio v: Le otto città del sud-est della Sicilia che hanno presentato questa richiesta sono l’esempio di sistemazione urbanistica in questa zona permanentemente a rischio di terremoti ed eruzioni da parte dell’Etna”. I criteri suddetti trovano corrispondenza con ben 4 dei 6 criteri individuati dall’UNESCO affinché un sito possa essere considerato di “valore universale eccezionale”
Avanzamenti nella gestione del sito Unesco
Il 4 ottobre 2021 si è costituito un ente gestore, individuato nel Distretto Turistico del Sud Est, presieduto dall'allora sindaco di Noto Corrado Bonfanti, per occuparsi dell'attuazione delle linee programmate del revisionato Piano di Gestione. A seguito di una procedura molto complessa si è firmato un atto di intesa alla presenza della dott.ssa Maria Concetta Antinoro, dirigente generale del Dipartimento dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, dei sindaci, o dei loro rappresentanti, degli 8 comuni che fanno parte del Sito (Caltagirone, Catania, Militello in Val di Catania, Noto, Modica, Palazzo Acreide, Scicli e Ragusa), delle 5 diocesi coinvolte (Caltagirone, Catania, Noto, Siracusa e Ragusa), dell’Università di Catania, dei Liberi consorzi comunali di Siracusa e Ragusa e della Città Metropolitana di Catania, del Monastero di S. Benedetto dell’Adorazione Perpetua di Catania e dei Fec delle Prefetture di Siracusa, Catania e Ragusa. Un nuovo inizio per il Val di Noto, a venti anni dal prestigioso riconoscimento Unesco.
Attualmente in corso è la gara per un bando ministeriale finalizzato alla creazione di visitor center in ciascuno dei comuni appartenenti al vincolo Unesco "Città tardo-barocche del Val di Noto" e per la creazione di itinerari turistici con mezzi digitali.