S. Maria dell'Itria e i Cosentini
Tra le molte cripte visibili sul pavimento, una delle sepolture, dinanzi all'altare sulla testata della navata sinistra, appartiene alla famiglia dei Cosentini che avevano lo ius patronatus della cappella, direttamente comunicante, in passato, con il palazzo adiacente.
Tracce dell'antico pavimento, visibili all'interno, assieme al posizionamento e all'orientamento del campanile e del muro ad esso pertinente inducono a pensare che l'originaria chiesa, prima della ricostruzione settecentesca, fosse ruotata di 90 gradi, rispetto all'attuale. Il campanile, distanziato dal resto della chiesa, poiché appartenete al vecchio impianto, è riconoscibile a distanza per via dell'azzurro dei “maduni di Caltagirone" che ne ricoprono la cupola.