Dopo il devastante terremoto di fine Seicento, la città di Ragusa rinasce dalle sue macerie grazie ai materiali lapidei estratti dalle cave di pietra visibili ancora oggi in centro città.
Visitando cava Gonfalone si rimane estasiati dall’ampiezza delle latomie, che producono nel visitatore un senso di straniamento.
Non si possono non notare i segni evidenti di picconi e seghe circolari sulle pareti che tradiscono gli sforzi secolari di instancabili lavoratori a cui dobbiamo la nuova Ragusa.